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La Termografia
La storia della Termografia come metodo di prova non distruttivo
Il termine "Infrarosso" significa "oltre il rosso" come
riferimento alla posizione occupata da questa lunghezza d'onda nello spettro
della radiazione elettromagnetica, ed il termine " Termografia"
corrisponde ad "immagine della temperatura".
La scoperta dell'infrarosso (IR) come radiazione non visibile risale al 1800 ad
opera di William Herschel a seguito di alcuni esperimenti con la luce solare, svolgendo esperimenti sui telescopi, scopri' la radiazione infrarossa nello spettro di emissione del sole usando termometri come rilevatori.
Herschel scopri' la radiazione infrarossa facendo passare la luce solare attrverso un prisma e posizionando un sensibile termometro al mercurio nei vari colori che misurava la temperatura di ciscun colore, accorgendosi che la temperatura aumentava quando si spostava oltre la luce rossa in una zona che chiamo' "calore oscuro". Tale zona era la regione dello spettro elettromagnetico nota come "calore infrarosso" e riconosciuta come radiazione elettromagnetica.
Vent'anni dopo si scopri' l'effetto termoelettrico ad opera del fisico tedesco Thomas Seebeck, che condusse all'invenzione di un primo tipo di "termocoppia" grazie al fisico Italiano Leopoldo Nobili nel 1829. Tale semplice dispositivo a contatto si basa sul presupposto che la differenza di tensione tra due metalli diversi, varia con la temperatura. Il sistema fu' ulteriormente perfezionato in modo da poter rilevare il calore corporeo da una distanza di 9,1 metri.
Nel 1880 l'astronomo americano Samuel Langley utilizzo' un bolometro per rilevare il calore corporeo di una mucca da una distanza di 300 metri, il bolometro anziche' misurare la differenza di tensione, misura la variazione della resistenza elettrica rispetto alla variazione di temperatura.
L'avvento delle prime termocamere erano note come rilevatori fotoconduttori, nel 1918 l'inventore americano Theodore Case condusse degli esperimenti per produrre un segnale attraverso l'interazione diretta con fotoni piuttosco che mediante riscaldamento, con il risultato di un fotoconduttore piu' veloce e sensibile. Negli anni 50, la termografia ebbe uno sviluppo notevole con degli scienziati tedeschi che scoprirono che raffreddando il rilevatore fotoconduttore, le prestazioni miglioravano.
Successivamente, dagli anni 60 in poi, la termografia fù
impiegata scientificamente in astronomia per l'analisi della radiazione
stellare, poi dalla guerra fredda in applicazioni militari. Oggi la Termografia
è disponibile in una vasta gamma di applicazioni civili (medicina , industria,
edilizia, ecc. ecc.)
Nello spettro elettromagnetico, la radiazione infrarossa si colloca tra la parte
visibile e quella delle microonde, la principale fonte della radiazione
infrarossa è l'irradiazione di calore. Ogni oggetto avente una temperatura
superiore allo 0 kelvin (zero assoluto), che corrisponde a -273,15 C° emette
radiazioni nello spazio circostante, tali radiazioni possono essere captate da
una termocamera
a raggi infrarossi e trasformate come riportato precedentemente in "immagine
della temperatura"
senza stabilire alcun contatto diretto con l'apparecchiatura, conseguentemente
rientrando nella categoria delle "prove
non distruttive".
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